Alcuni appunti del Dottor Galli

Sono due gli elementi che indicano una buona organizzazione nello studio:
•  La “pratica distribuita”, ovvero studiare in modo diluito nel tempo
•  La definizione di un piano giornaliero

Attenzione:
La ripetizione resta il modo più sicuro per fissare l’informazione, perché è una legge fondamentale della connessione delle cellule nervose.
Però il ragazzo APC “salta” la ripetizione perché acquisisce in fretta. Oppure non è motivato.

L’immagine mentale (mappa) non è una mera fotografia, ma una costruzione propria che opera una forma di codificazione. Ciò è legato poi all’atto dell’evocare.

Con un ragazzo APC bisogna ricordare che la memoria semantica, legata alle idee è la più formativa. Ciò significa che è meglio registrare il senso, più che le parole. In genere la memoria lessicale non pone problema.

Bisogna considerare la differenza tra competenza cognitiva e competenza esecutiva, che accompagna moltissimi nostri plusdotati.

Mi spiego innanzitutto con una immagine.

In genere assistiamo ad un intasamento degli incroci stradali quando il flusso automobilistico oltrepassa i limiti di capacità delle strade. Molti automobilisti restano fermi, altri cercano soluzioni alternative (scappatoie) allungando quindi il percorso.

Perché un APC intasa il suo procedere?
Una prima risposta è perché è poco interessato, o perché procedendo in maniera arborescente si “distrae”.
È una riposta possibile, ma forse insufficiente, una riposta che non fa l’economia dei costi stessi dell’arborescenza.

Notasi che nelle prove “esecutive” gli APC sembra utilizzino zone del cervello differenti rispetto gli altri.
Nella realizzazione della prova cifrario del WISC, a dipendenza del potenziale le zone cerebrali attivate sono:
– il lobo parietale fra i più dotati. Ciò che succede nel lobo parietale è largamente inconscio ed automatico.
– il lobo frontale fra il meno dotati. Il lobo frontale è conosciuto per essere particolarmente implicato in tutto quello che si accompagna all’attenzione controllata, l’organizzazione dei dati, ecc. Ciò che richiede uno sforzo mentale sostenuto, cosciente ed attivo.
(Rypma, Neural correlates of cognitive efficiency, Neuroimage, 33, 969-979)

I dati della neuroimaging degli APC mostrano come sul piano funzionale si rilevano delle connessioni neuronali più complesse, a livello del circuito parieto frontale, ed una maggiore interconnessione inter emisferica.
(cfr. Habib M., 2015, La constellation des dys: bases neurologiques de l’apprentissage et de ses troubles, Paris, De Boeck-Solal).

Prima conseguenza a livello dell’apprendimento: quando la maggior parte dei ragazzi ha una costruzione lineare dell’apprendimento, gli APC attivano delle incessanti connessioni andata e ritorno fra le varie aree cerebrali sollecitate.

Così per l’APC risulta difficile sistematizzare gli apprendimenti; è incapace di risalire ai percorsi per ricostruire la propria conoscenza e verbalizzarla. Ciò indica anche, che se commette un errore, non può ritornare indietro per analizzarne le caratteristiche e optare per un’altra strategia, dando così libero corso alla sua intuizione.

Notasi che poi organizzare l’arborescenza in sequenzialità narrativa richiede organizzazione, tempo, scelte (con tutte le conseguenze emotive connesse).

Per il ragazzo APC, avere una memoria eccezionale nella sua precisione e strutturazione (e magari una memoria a corto termine pure efficace), è un ostacolo alla elaborazione delle conoscenze. Il soggetto, difatti, si accontenta di ritenere in maniera fotografica ciò che sa, e non entra nei processi di fissazione legati al lavoro di gestione mentale.

Si può immaginare come sia importante e fondamentale la potenza, o impotenza della selezione (inibizione).
La memoria di lavoro fatica a gestire le multi taches.

La memoria di lavoro sovraccarica va in tilt?
Determinate attività di output possono quindi essere “terrificanti” (ansia di prestazione), molto faticose, dovendo gestire una massa e una moltitudine di informazioni da selezionare, in uno spazio (tempo) delimitato.

Per questo la memoria di lavoro ha bisogno di supporto: le mappe mentali lo sono.

Se poi per alcuni Aspie prevale un bisogno di certezza, le mappe possono essere di ostacolo, perché implicano delle scelte. Allora chiederei le mappe ai docenti

Giovanni Galli, ottobre 2019

Corso Regionale INCLUSIONE/PLUSDOTAZIONE

L’insegnante Wiplinger Croce Giovanna referente Plusdotazione dell’Istituto Comprensivo Porcu-Satta in collaborazione con l’Università di Pavia organizza il Corso Regionale: INCLUSIONE/PLUSDOTAZIONE con il patrocinio dell’USR per la formazione di docenti ed educatori di ogni ordine e grado

Il corso regionale è stato registrato su Piattaforma Sofia e comprende 3 moduli. Le lezioni si svolgeranno all’Istituto Porcu Satta e in collegamento Skype con l’istituto Comprensivo di Tempio Pausania. Il corso avrà inizio il 15 marzo e si concluderà il 28 maggio.

I relatori che si alterneranno sono le dottoresse Zanetti M.Assunta (direttrice del LabTalento di Pavia) Foscoliano Maria (Studio Kaleidos a Cagliari) e Scalas Letizia dell’Associazione plusdotazione Sardegna e la referente Plusdotazione insegnante Wiplinger Croce Giovanna co-fondatrice e socia dell’associazione Plus.dot.Azione Sardegna.

Vai alla locandina

Aggiornamento riservato al personale docente – 25 ottobre 2018

Il 25 ottobre alle ore 16:45 presso l’Istituto Comprensivo Santa Caterina, nel plesso di Via Piceno  a Cagliari, si terrà un incontro formativo dal titolo “I bambini plusdotati a scuola: risorsa e fragilità da includere”.
I temi trattati saranno:
– plusdotazione e strategie didattiche
– il PDP per i plusdotati

L’incontro sarà tenuto dalla docente Giovanna Wiplinger Croce (referente per la plusdotazione) e sarà aperto a tutte le docenti e i docenti del territorio di Cagliari e hinterland.

Qui trovate la mappa per arrivare all’incontro.

Aggiornamento riservato ai docenti

Il 6 febbraio alle ore 17:00 presso l’Istituto Comprensivo Porcu Satta in Via Palestrina a Quartu Sant’Elena si terrà un incontro formativo sulla plusdotazione e le strategie didattiche inerenti; l’incontro sarà tenuto dalla docente Giovanna Wiplinger Croce (referente plusdotazione).

Interventi Convegno 20 settembre 2017

Siamo lieti di poter condividere con voi i video degli interventi del Convegno tenutosi il 20 settembre 2017 nell’Aula Magna della Facoltà di Ingegneria di Cagliari.

MARIA DEL ZOMPO – Magnifico Rettore dell’Università di Cagliari


GIAN PIETRO STORARI – Coordinatore Corso di Laurea Scienze dell’Ed. e della Formazione


FRANCESCO FELIZIANI – Direttore Generale USR Sardegna


MARIA ASSUNTA ZANETTI (Università di Pavia)
‘Includere le eccellenze: alunni ad Alto Potenziale’


JOSEPH S. RENZULLI (Università del Connecticut – National Research Center on the Gifted and Talented)
‘Developing creative productivity and an investigative mindset: major challenges for 21st Century learners’
(Sviluppare una struttura mentale creativa e di indagine per le sfide del 21mo secolo)


SALLY M. REIS (Università del Connecticut)
‘Gifted and talented girls and women: obstacles, challenges, & choices’
(Le ragazze e le donne plusdotate: ostacoli, sfide e scelte)


MARIA FOSCOLIANO (Centro Psicologico Clinico KALEIDOS)
‘Il supporto emotivo e motivazionale rivolto ai bambini gifted’

SLIDES dell’intervento


MATILDE LODDO (Associazione Cultura,Formazione e Ricerca “Il doppio del cuore”)
‘La Didattica di Laboratorio, metodologia euristica per lo sviluppo delle competenze’

SLIDES dell’intervento


GIOVANNA WIPLINGER CROCE (I.C. Porcu Satta – Quartu S.E.)
‘Un’insegnante racconta: I bambini e i ragazzi plusdotati a scuola’

SLIDES dell’intervento


SALLY M. REIS (Università del Connecticut)
‘The underachievement dilemma’
(Sottorendimento: il dilemma)


JOSEPH S. RENZULLI (Università del Connecticut – National research Center on the Gifted and Talented)
‘Enrichment Clusters: a whole school application of the Schoolwide Enrichment Model’
(Cluster di arricchimento: un’applicazione del modello SEM per tutta la scuola)


LARA MILAN (Università di Pavia)
‘Il Renzulli Learning System per la personalizzazione del curriculum’
(Esempi dell’uso del software di Renzulli)


MARIA ASSUNTA ZANETTI (Università di Pavia)
‘Conclusioni’

Bambini ad Alto Potenziale Cognitivo: dove sono i limiti?

Ognuno nasce e cresce in un contesto sociale che stabilisce dei confini e all’interno degli stessi propone delle possibilità. Per il loro modo di essere le persone APC non attribuiscono a quei confini lo stesso significato di altri.
Al parco la mamma dice al figlio di non  arrampicarsi sull’albero perché è pericoloso. Il bambino accoglie il limite proposto dalla mamma. Lo aspetta, ne ha bisogno e lo fa suo. Leggi tutto “Bambini ad Alto Potenziale Cognitivo: dove sono i limiti?”