Summer Camp “Alla scoperta dell’alto potenziale”

Dal 23 al 27 Luglio 2018 si svolgerà il Summer Camp “Alla scoperta dell’alto potenziale”, un percorso di consapevolezza a partire dalle proprie origini per bambini e ragazzi APC dai 6 ai 13 anni.

Le giornate a disposizione dei docenti sono due, il 23 e il 27.

Estremi per il pagamento della quota partecipativa

Bonifico intestato a Studio psicologico clinico Kaleidos
Iban IT34H0306904856100000001441

Causale: Partecipazione summer camp 2018

Aggiornamento riservato ai docenti – Secondo appuntamento

Il 27 febbraio alle ore 17:00 presso l’Istituto Comprensivo Porcu Satta in Via Palestrina a Quartu Sant’Elena si terrà un incontro formativo sulla plusdotazione e le strategie didattiche inerenti; l’incontro sarà tenuto dalla docente Giovanna Wiplinger Croce (referente plusdotazione).

Per garantire una adeguata preparazione degli spazi per l’evento, vi chiediamo di inviare una mail a contatto@plusdotazionesardegna.org per notificarci la vostra presenza.
Grazie!

Aggiornamento riservato ai docenti

Il 6 febbraio alle ore 17:00 presso l’Istituto Comprensivo Porcu Satta in Via Palestrina a Quartu Sant’Elena si terrà un incontro formativo sulla plusdotazione e le strategie didattiche inerenti; l’incontro sarà tenuto dalla docente Giovanna Wiplinger Croce (referente plusdotazione).

Accendi la mente del tuo bambino – parte 1

Dal libro ‘Light up your child’s mind’- ‘Accendi la mente del tuo bambino’ di Joseph Renzulli e Sally Reis con Andrea Thompson

CREATIVITA’ SOCIALMENTE COSTRUTTIVA: CAMBIARE IL MONDO (ALMENO UN PO’)

Melanie era una ragazzina timida, tranquilla conosciuta per la sua gentilezza. In quinta elementare, ogni mattina, osservava dal finestrino dello scuola bus, l’autista che si fermava per prendere un ragazzino minuto dall’aspetto un po’ trasandato. Sua madre doveva incoraggiarlo a salire e quando neanche questo funzionava, lo spingeva affettuosamente.

Dopo qualche settimana, l’interesse di Melanie crebbe sempre di più per questo ragazzino con gli occhiali spessi, con grosse lacrime che generalmente rigavano il suo volto. Dopo qualche domanda Melanie seppe che frequentava la seconda elementare, il suo nome era Tony, ed era ipovedente.

La bambina cominciò a raccontare di Tony alla mamma che, la incoraggiò a sedere davanti sull’autobus con lui e a parlargli. Il giorno dopo seguì il consiglio della madre e chiese al bambino perché stava piangendo.

“Odio la scuola – disse Tony sommessamente – “Bè, a molti di noi non piace assolutamente andare a scuola,” disse Melanie, “ma nessuno di noi piange mentre sale sull’autobus.” Tony spiegò che i bambini lo prendevano in giro per via dei suoi occhiali; qualche volta lo facevano inciampare mentre entrava nell’edificio scolastico; gli venivano dati libri fatti apposta per lui con le lettere stampate con caratteri grandi per le materie scolastiche, ma non riusciva a trovare nella biblioteca della scuola qualcosa che potesse leggere per puro divertimento. “Quando tutti vanno in biblioteca, devo far finta di leggere perché non riesco a trovare libri stampati con lettere abbastanza grandi per me.” Melanie gli fece ancora qualche domanda e scoprì che amava i libri di avventura, le storie misteriose e libri di sport.

Melanie ci pensò un po’ e andò dalla sua insegnante preposta per l’arricchimento del curricolo (in America esistono figure preposte per l’estensione del programma dei bambini/ragazzi AP) con l’idea di fare in modo che Tony diventasse il ‘suo progetto.’ L’insegnante l’aiutò a delineare un piano per il progetto. Dapprima Melanie fece in modo che Tony fosse sempre scortato da due ragazzi un po’ più grandi che si facevano rispettare a scuola, soprattutto all’entrata, sull’autobus e durante la mensa. E così la ‘presa in giro e gli assalti’ si spensero e Tony venne considerato come un ragazzo ‘figo’ perché aveva le sue rispettabili guardie del corpo. Poi coinvolse i ragazzi degli ultimi anni della scuola Primaria e del primo anno della scuola Media noti a scuola perché sapevano scrivere bene, e creare così libri stampati con lettere grandi e che trattassero argomenti relativi agli interessi di Tony: sport e storie avventurose. Melanie diventò l’editrice e la produttrice della serie ‘Tony’. Nell’arco di molti mesi questo progetto produsse un notevole cambiamento in Tony che non odiava più la scuola. Era molto orgoglioso dei ‘suoi’ libri soprattutto perché altri ragazzi li consultavano anche perché ormai facevano parte di una sezione speciale della biblioteca della scuola dedicata alla sua serie. Tony divenne dunque una specie di celebrità a scuola.

Quando a Melanie furono chieste spiegazioni riguardo al suo lavoro rispondeva: “Bè, non ha cambiato il mondo ma almeno ha cambiato la vita di un piccolo bambino”.
Melanie amava il “suo progetto” e quando crebbe diventò un’assistente sociale.

’Nessuna società può sostenere sé stessa a meno che i suoi membri non abbiano imparato la sensibilità, le motivazioni e le capacità coinvolte per assistere e prendersi cura di altri essere umani. Eppure la scuola, che porta in sé la responsabilità primaria di formare i giovani ad una effettiva partecipazione alla vita adulta, non offre ampie opportunità dove questa tipologia di apprendimenti possano aver luogo.’
(Psicologo sociale Urie Brofenbrenner)

Interventi Convegno 20 settembre 2017

Siamo lieti di poter condividere con voi i video degli interventi del Convegno tenutosi il 20 settembre 2017 nell’Aula Magna della Facoltà di Ingegneria di Cagliari.

MARIA DEL ZOMPO – Magnifico Rettore dell’Università di Cagliari


GIAN PIETRO STORARI – Coordinatore Corso di Laurea Scienze dell’Ed. e della Formazione


FRANCESCO FELIZIANI – Direttore Generale USR Sardegna


MARIA ASSUNTA ZANETTI (Università di Pavia)
‘Includere le eccellenze: alunni ad Alto Potenziale’


JOSEPH S. RENZULLI (Università del Connecticut – National Research Center on the Gifted and Talented)
‘Developing creative productivity and an investigative mindset: major challenges for 21st Century learners’
(Sviluppare una struttura mentale creativa e di indagine per le sfide del 21mo secolo)


SALLY M. REIS (Università del Connecticut)
‘Gifted and talented girls and women: obstacles, challenges, & choices’
(Le ragazze e le donne plusdotate: ostacoli, sfide e scelte)


MARIA FOSCOLIANO (Centro Psicologico Clinico KALEIDOS)
‘Il supporto emotivo e motivazionale rivolto ai bambini gifted’

SLIDES dell’intervento


MATILDE LODDO (Associazione Cultura,Formazione e Ricerca “Il doppio del cuore”)
‘La Didattica di Laboratorio, metodologia euristica per lo sviluppo delle competenze’

SLIDES dell’intervento


GIOVANNA WIPLINGER CROCE (I.C. Porcu Satta – Quartu S.E.)
‘Un’insegnante racconta: I bambini e i ragazzi plusdotati a scuola’

SLIDES dell’intervento


SALLY M. REIS (Università del Connecticut)
‘The underachievement dilemma’
(Sottorendimento: il dilemma)


JOSEPH S. RENZULLI (Università del Connecticut – National research Center on the Gifted and Talented)
‘Enrichment Clusters: a whole school application of the Schoolwide Enrichment Model’
(Cluster di arricchimento: un’applicazione del modello SEM per tutta la scuola)


LARA MILAN (Università di Pavia)
‘Il Renzulli Learning System per la personalizzazione del curriculum’
(Esempi dell’uso del software di Renzulli)


MARIA ASSUNTA ZANETTI (Università di Pavia)
‘Conclusioni’

Convegno 20 settembre – Report

Il Convegno del 20 settembre nasce dall’incontro di un gruppo di genitori che, insieme a Giovanna Wiplinger Croce, il 31 marzo a Pavia, hanno incontrato il Prof. Renzulli e Sally Reis in occasione del Convegno Internazionale di Pavia ’Scuole come luogo di sviluppo del Talento’.

La preparazione al Convegno, da aprile a settembre, è stato un cammino di crescita che ha visto la creazione di reti e collaborazioni da Pavia a Cagliari, passando per il Connecticut.

Abbiamo creduto che questo sogno potesse avverarsi affrontando e superando gli ostacoli sul nostro cammino. Tali ostacoli si sono trasformati in opportunità di sviluppo e arricchimento per aiutare i bambini e i ragazzi plusdotati ad essere riconosciuti e dunque inclusi nell’ambiente scolastico.

Da qui nasce il titolo: ‘ I Discenti plusdotati: realtà da riconoscere, includere e potenziare. La scuola come luogo di di Sviluppo del Talento’.

A volte i sogni superano la realtà e il Convegno del 20 settembre 2017 ha totalizzato più di 340 iscritti con una presenza costante dei partecipanti sia al mattino che nel pomeriggio.

Il Magnifico Rettore Maria Del Zompo ha salutato i partecipanti e promesso future collaborazioni con i partner universitari Joseph Renzulli e Sally Reis, mentre la professoressa Maria Assunta Zanetti ha stabilito una serie di azioni da intraprendere in rete con l’Università di Cagliari. Il Direttore scolastico Regionale, il Dott. Francesco Feliziani, ha mostrato un grande interesse per l’argomento dell’Alto Potenziale onorandoci della sua presenza per tutta la giornata.

L’organizzazione della giornata del Convegno dalla registrazione dei partecipanti alle attenzioni per eventuali necessità dei relatori è stata a carico dell’associazione cultura formazione e ricerca ‘Il doppio del cuore’.

I relatori insieme al Direttore Scolastico Regionale hanno pranzato nella residenza dell’hotel di Villa Fanny per un light lunch insieme ai genitori della nostra associazione che ha sponsorizzato l’evento. Anche questo è stato un momento conviviale e di scambi di idee che ha piacevolmente intrattenuto i nostri ospiti relatori.

Al termine del Convegno, gli insegnanti e i genitori presenti hanno manifestato le loro difficoltà nella gestione delle eccellenze sia a scuola che a casa, ponendo numerose domande alla Dott.ssa Zanetti.

Per tutti questi interrogativi che necessitano un intervento immediato, siamo fiduciosi che le risposte non tarderanno a venire sia dall’USR che dall’Università, ma esiste già una realtà in Sardegna che sta muovendo i primi passi per affrontare al meglio l’aspetto dell’Alto Potenziale. A Cagliari collaboriamo con la Dott.ssa Foscoliano e siamo in contatto con il LabTalentio di Pavia e l’università del Connecticut.

Bambini ad Alto Potenziale Cognitivo: dove sono i limiti?

Ognuno nasce e cresce in un contesto sociale che stabilisce dei confini e all’interno degli stessi propone delle possibilità. Per il loro modo di essere le persone APC non attribuiscono a quei confini lo stesso significato di altri.
Al parco la mamma dice al figlio di non  arrampicarsi sull’albero perché è pericoloso. Il bambino accoglie il limite proposto dalla mamma. Lo aspetta, ne ha bisogno e lo fa suo. Leggi tutto “Bambini ad Alto Potenziale Cognitivo: dove sono i limiti?”